Meglio attrezzarsi in anticipo
Industria 5.0 ("Piano Transizione 5.0"), previsto dal PNRR, sostiene l’innovazione compatibilmente con il risparmio energetico ed è uno dei principali strumenti per supportare e incentivare la transizione delle imprese italiane verso modelli di sviluppo commerciale digitali e sostenibili.
Inoltre amplifica l’attenzione già posta sui lavoratori (sicurezza, ergonomica) da Industria/Transizione 4.0, rendendo più significativa ed efficiente la relazione tra operatori e sistemi all'interno del proprio ecosistema digitale.
Alle aziende verrà concesso un credito d'imposta per investimenti in beni materiali e immateriali, purché si raggiunga una riduzione dei consumi energetici dell'unità produttiva pari almeno al 3% del fabbisogno aziendale o del 5% dei consumi di uno specifico processo.
Per valutare il fattore di riduzione dell'energia bisognerà che siano disponibili i dati dei consumi energetici sia prima che successivamente all'investimento effettuato (ad esempio confrontando le bollette periodo su periodo).
La certificazione “ex ante” riporta una stima dell'energia risparmiata a fronte dell'investimento, mentre la successiva certificazione “ex-post” attesta il raggiungimento degli obiettivi con la realizzazione degli investimenti programmati, quindi in conformità a quanto certificato ex-ante (i dati di energia ex-ante ed ex-post possono anche essere diversi ma comunque rientranti nelle soglie stabilite dalla legge).
L'analisi tramite bollette potrebbe portare a dubbi e interpretazioni discordanti e non è fattibile se si volessero valutare i consumi di processo (per esempio, valutazione dell'efficientamento di una linea produttiva); quindi è preferibile attrezzarsi con qualche strumento innovativo con un minimo investimento, che qui di seguito descriviamo.
Si faccia il caso che si voglia rifare il quadro elettrico generale dell'azienda: in questo caso è quindi possibile riprogettare il quadro inserendo elementi per la misurazione dell'energia consumata sia generale che per i singoli sezionamenti, che comunicano in wi-fi con una centralina che a sua volta invia i dati storicizzati a una applicazione software installata in azienda o in cloud dando modo sia al committente che al verificatore di attestare i reali consumi di energia elettrica.
Si faccia il caso invece che non si voglia rifare il quadro elettrico generale dell'azienda: in questo caso è quindi possibile intervenire internamente al quadro stesso inserendo elementi per la misurazione dell'energia (generalmente sensori di corrente), che comunicano in wi-fi con una centralina che a sua volta invia i dati storicizzati a una applicazione software installata in azienda o in cloud dando modo sia al committente che al verificatore di attestare i reali consumi di energia elettrica sia generale che dei singoli sezionamenti.
Stesso discorso si applica anche agli armadi di alimentazione o ad altre implementazioni che includano anche sistemi di accumulo.
Le soluzioni su descritte sono agevolabili perché rientrano tra i "Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità" nella voce "componenti, sistemi e soluzioni intelligenti per la gestione, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici e idrici e per la riduzione delle emissioni" di Industria/Transizione 4.0: quindi è opportuno effettuare un investimento iniziale, peraltro agevolabile, per trovarsi pronti per gli investimenti per il "Piano Transizione 5.0".