Pratiche peritali transizione 4.0 / 5.0

Transizione 4.0

“L’innovazione 4.0 non sta nell’introdurre un macchinario all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, ma nel sapere combinare diverse tecnologie e in tal modo integrare il sistema di fabbrica e le filiere produttive in modo da renderle un sistema integrato, connesso in cui macchine, persone e sistemi informativi collaborano fra loro per realizzare prodotti più intelligenti, servizi più intelligenti e ambienti di lavoro più intelligenti”.

(Circolare Agenzia delle Entrate n.4/E del 30/03/2017)


Il Piano Transizione 4.0

Il Piano Nazionale Transizione 4.0 2020-21-22 ha sostituito i precedenti Impresa 4.0 e Industry 4.0.
Rappresenta l’indirizzo di politica industriale dell’Italia, con una maggiore attenzione all'innovazione, agli investimenti green e per le attività di design e ideazione estetica.
Due sono gli obiettivi fondamentali: stimolare gli investimenti privati e dare stabilità alle imprese.

Il Piano consiste in un’unica misura, con aliquote differenti per diverse categorie di beni.
Il credito di imposta ha sostituito dal 2020 le misure disponibili fino all’anno precedente, tra cui iperammortamento e superammortamento.

Il credito di imposta

L’obiettivo del credito di imposta è agevolare le imprese che investono in beni strumentali, materiali e immateriali, utili alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
Per accedere a questa misura le imprese devono presentare una perizia tecnica rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti ai relativi Albi. In alternativa devono presentare un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato.

Anticipazione e riduzione della compensazione

Per gli investimenti in beni strumentali “ex super” e in beni immateriali non 4.0 effettuati nel 2021 da soggetti con ricavi o compensi minori di 5 milioni di euro, il credito d’imposta è fruibile in un anno.
È ammessa la compensazione immediata (dall’anno in corso) del credito relativo agli investimenti in beni strumentali.
Per tutti i crediti d’imposta sui beni strumentali materiali, la fruizione dei crediti è ridotta a 3 anni in luogo dei 5 anni previsti a legislazione vigente.

I vantaggi (Beni materiali 4.0)

A tutte le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive situate nel territorio dello Stato è riconosciuto un credito d’imposta alle seguenti condizioni:

Per spese inferiori a 2,5 milioni di euro: 20% nel 2023-25.

Per spese da 2,5 milioni di euro a 10 milioni: 10% nel 2023-25.

Per spese da 10 milioni di euro a 20 milioni: 5% nel 2023-25. 


Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.

Industria 5.0 

Sostiene l’innovazione compatibilmente con il risparmio energetico ed è uno dei principali strumenti per supportare e incentivare la transizione delle imprese italiane verso modelli di sviluppo commerciale digitali e sostenibili.

L’obiettivo del piano è favorire investimenti innovativi, digitali ed ecologici per sostenere la competitività delle imprese.

Non solo mira a ottimizzare la produzione, ma soprattutto a garantire una collaborazione sinergica tra esseri umani e macchine, ponendo le basi per un futuro in cui la tecnologia sia al servizio del benessere di tutti.